Prosegue la fase espansiva, in crescita per il settimo trimestre consecutivo. Visco: “Dato provvisorio, prudenza sulle stime”
“Nel terzo trimestre del 2022 si stima che il Pil sia aumentato dello 0,5% rispetto al trimestre precedente”, e del 2,6% in termini tendenziali, comunica l’Istat nella nota dedicata alla stima preliminare sul Pil del terzo trimestre 2022. “La fase espansiva del Pil prosegue pertanto per il settimo trimestre consecutivo, ma in decelerazione rispetto al secondo trimestre dell’anno. – spiega l’Istat commentando il dato del terzo trimestre – la crescita acquisita per il 2022 è pari al 3,9%. Come sempre, si rimarca la natura provvisoria di questa stima, che riflette dal lato della produzione un calo dell’agricoltura e dell’industria e un aumento marcato dei servizi. Dal lato della domanda, si rileva un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta, a seguito di una crescita delle importazioni maggiore rispetto alle esportazioni”.
Il “dato provvisorio” sul Pil del terzo trimestre diffuso oggi indica un “aumento ancora sostenuto dal recupero del settore servizi, quello più colpito dalla pandemia”. Lo afferma il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco parlando alla giornata del Risparmio sostenendo come la crescita comporti “da un lato un aumento meccanico nel rialzo delle stime, dall’altro spinge, in ogni caso alla prudenza nell’indicazione di stime puntuali nel contesto di grande incertezza come l’attuale”.
“Bene, un dato superiore alle attese, considerato che alcuni analisti si aspettavano addirittura un calo del Pil rispetto al trimestre precedente”, commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Insomma, Draghi lascia maggiori margini di manovra al Governo Meloni che si spera intervenga con misure forti per contrastare le bollette astronomiche che gli italiani stanno pagando” dice Dona.