L’Angola ha speso 818 milioni per importare carburante nel 4° trimestre

Nell’ultimo trimestre del 2022 l’Angola ha speso 892 milioni di dollari (818 milioni di euro) per l’acquisto di carburante, pari al 72% del carburante venduto in quel periodo, secondo i dati dell’Istituto di regolamentazione dei derivati del petrolio.

Delle 1.166.323 tonnellate di combustibili liquidi acquistati per la vendita tra ottobre e dicembre dello scorso anno, il 27% proveniva dalla raffineria di Luanda e l’1% da Cabgoc-Topping de Cabinda (una filiale della statunitense Chevron), secondo un rapporto dell’istituto angolano.

Le quantità acquisite sono diminuite dell’8% rispetto al trimestre precedente.

Nel quarto trimestre il Paese aveva installato una capacità di stoccaggio di carburante liquido a terra di 675.968 metri cubi e 922 stazioni di servizio, di cui il 43% con bandiera bianca, il 37% di proprietà di Sonangol, l’8% di Pumangol, il 7% di Sonangalp e il 5% di Total.

Il volume delle vendite globali dei vari segmenti di business – vendita al dettaglio, consumo industriale e bunkeraggio (fornitura alla navigazione marittima e aerea) – è stato di circa 1.185.590 tonnellate metriche, con un aumento del 3% rispetto al trimestre precedente.

In questo periodo sono state immesse nel mercato nazionale circa 125.316 tonnellate di gas da cucina (GPL), di cui il 61% proveniente dall’Angola LNG, il 33% importato, il 4% dalla raffineria di Luanda e il 2% da Cabida Topping, con un aumento del 35% rispetto ai tre mesi precedenti,

Nel settore dei lubrificanti sono state vendute circa 8.199 tonnellate, di cui oltre l’80% importate, con un calo dell’11% rispetto ai tre mesi precedenti.